Il valore della certificazione

La certificazione offerta da Stardome è pienamente la normativa italiana (Codice dell’Amministrazione Digitale) e quella europea (eIDAS) in merito alla documentazione digitale. Il livello di affidabilità garantito da questa soluzione è ritenuto persino superiore a quello della firma autografa. Infatti, mentre l’apparente sottoscrittore di un documento analogico con firma autografa può disconoscere la propria firma ribaltando sulla controparte l’onere di provare l’autenticità della firma stessa e la provenienza del documento, nel caso della firma digitale deve esserne provata la falsità, non basta dichiararla.
La capacità di certificare automaticamente i dati emessi da una qualsiasi fonte, come per esempio un sensore fisso, un apparato di misurazione, una telecamera o qualsiasi altro dispositivo di raccolta e invio di dati, significa che ognuno di questi dati ha pieno valore legale per quanto riguarda la sua origine, ossia il punto in cui è stato elaborato e il preciso momento in cui questa elaborazione è avvenuta. Ciò ha fortissime implicazioni sul valore stesso dei dati, in diversi ambiti chiave:
- Permette di documentare con esattezza un fenomeno nel corso del tempo (es. di definire a che velocità andava un veicolo subito prima di un incidente) o di situarlo con precisione e assoluta validità (es. documentare che le riprese di una telecamera si riferiscono a un momento certo);
- Attribuisce uno specifico dato a una specifica fonte, abilitando un controllo di sicurezza basato sulla mappatura delle fonti (es. in un sistema disperso con molte fonti, come una smart city o il monitoraggio di un’infrastruttura o di una rete energetica o di comunicazione), per assicurare che non vi siano fonti “abusive” che immettono dati falsi o manipolati e che tutte quelle autorizzate trasmettano come previsto;
- Fornisce una mappa costantemente aggiornata delle diverse fonti dati, che permette di rintracciare immediatamente l’origine di ogni dato e, quindi, di individuare e isolare elementi critici o dati aberranti, per individuare le criticità o possibili difetti di funzionamento;
- La certificazione dell’origine con valore di firma digitale rende il dato direttamente impiegabile anche in procedure sensibili e fortemente disciplinate, come la rendicontazione, l’auditing, l’elaborazione di bilanci o l’emissione di certificati di qualità e conformità;
Dal momento che il dato viene certificato direttamente alla fonte, si elimina ogni possibile latenza tra emissione e certificazione, azzerando gli spiragli di intrusione o manomissione; - La certificazione satellitare, oltre a un livello molto elevato di robustezza intrinseca, attua un sistema di CA (autorità di certificazione) autonome e automatiche, che funziona in modo completamente trustless, nel senso che non fa riferimento all’affidabilità di certificatori esterni;
- La certificazione avviene attraverso schede hardware integrate direttamente alla fonte dati. Ciò permette la completa automazione di tutto il processo e la capacità di gestire grandi masse di dati in modo completamente affidabile, con la massima scalabilità.
Possibili ambiti di applicazione
Tutti questi aspetti suggeriscono l’adozione della soluzione Stardome per molti ambiti caratterizzati dalla presenza di numerose fonti dati, anche disperse su un territorio molto vasto o in movimento, specie quando questi dati o i processi da essi abilitati sono particolarmente sensibili, esposti ad attacchi o potenzialmente utilizzabili in contesti che richiedono valore legale o comunque elevata affidabilità. Alcuni esempi di questi ambiti possono comprendere:
- Gestione di infrastrutture, dalla fase di costruzione e monitoraggio del cantiere a quella di utilizzo e controllo dello stato delle opere, del traffico e dell’impatto ambientale;
- Gestione di flotte logistiche e di impianti di carico e scarico merce, anche molto ampi e complessi (es. port, centri intermodali);
- Smart city, per tutti i processi dal monitoraggio ambientale alla sicurezza, dalla gestione di traffico e mobilità al routing intelligente, dalle reti energetiche e di illuminazione al controllo degli accessi;
- Reti di distribuzione dell’energia o altre utility e di comunicazione per controllare l’efficienza dei diversi settori, la distribuzione del servizio e lo stato dei dispositivi connessi;
- Gestione delle emergenze territoriali, per monitorare lo stato del territorio, il ripristino delle funzioni di base, gli interventi di soccorso e la distribuzione degli aiuti;
- Attività satellitari di connettività, reti IoT, osservazione terrestre, per certificare i dati raccolti e la funzionalità delle reti;
- Controllo di impianti industriali e linee di distribuzione, anche su grandi distanze e dimensioni (es. oil & gas);
- Certificazione di filiera dei carichi logistici, per esempio per il monitoraggio di merci sensibili anche in contesti a connettività limitata (es. trasporto marittimo).
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