I termini della settimana
In un campo in continua evoluzione come la blockchain, si stanno sviluppando nuovi termini e concetti che possono sembrare estranei anche a coloro che si considerano esperti nel settore. Prendiamo ad esempio i concetti di “Zero-Knowledge Proof” (ZKP) e “Verifiable Delay Function” (VDF).
Zero-Knowledge Proof (ZKP)
La Zero-Knowledge Proof è una metodologia crittografica che consente a una parte di dimostrare a un’altra che possiede una certa informazione, senza rivelare alcun dettaglio su tale informazione. In un contesto blockchain, i ZKP possono essere utilizzati per garantire la privacy delle transazioni. Ad esempio, in una transazione finanziaria, un ZKP può permettere di verificare che un utente abbia abbastanza fondi per effettuare una transazione, senza rivelare la quantità esatta di denaro che possiede. Questo è particolarmente rilevante in blockchain come Zcash, che utilizzano ZKP per fornire un livello di privacy non disponibile in altre criptovalute come Bitcoin.
Verifiable Delay Function (VDF)
La Verifiable Delay Function, dall’altro canto, è un protocollo che costringe una certa quantità di tempo a passare prima che un calcolo possa essere completato, ma permette a chiunque di verificare rapidamente il risultato una volta che è stato calcolato. In un contesto blockchain, i VDF possono essere utilizzati per creare un “intervallo di tempo” che previene manipolazioni nell’ordine delle transazioni, un problema comune nelle blockchain pubbliche. Ethereum, ad esempio, sta esplorando l’uso dei VDF nel suo prossimo aggiornamento, Ethereum 2.0.
Entrambi questi termini, sebbene siano poco conosciuti al di fuori degli ambienti blockchain e crittografici, rappresentano sviluppi importanti nel campo. Ci permettono di affrontare alcuni dei problemi chiave che affliggono le blockchain moderne, come la privacy e la sicurezza delle transazioni. Essi servono anche a ricordarci che la blockchain non è solo una tecnologia, ma un campo di ricerca in continua evoluzione.